Fotoclub Colibrì BFI

 
     
     

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ANTOLOGICA

GIULIANO BANDIERI

Mercoledì 30 ottobre 2019 -  h 21.00

 

 

Il fotoclub Colibrì nasce nel 1963, mi sono iscritto nel 1965, ma già fotografavo e sviluppavo le mie fotografie dal 1959 all’età di 15 anni. Ho contribuito a realizzare la prima sede stabile del circolo in Via Scanaroli dove abbiamo realizzato uno dei primi, ma credo proprio il primo, audiovisivo a Modena con diapositive e musica sincronizzata. ( Primavera di Vivaldi nel 1969 ).

Il mio primo audiovisivo sincronizzato con musica è del 1971 ( l’ultima corsa ) finita in modo drammatico a Imola. Ne seguiranno tanti altri in questi 60 anni di attività. Ho partecipato per dieci anni a diversi concorsi fotografici nazionali e internazionali con buoni consensi, fino a quando il Colibrì ha cominciato ad organizzare concorsi fotografici nazionali dove ero un componente della giuria. Da lì ho capito che alcuni giudici premiavano più il nome che la qualità. Quindi nel 1975 sono uscito dal Colibrì e non ho più partecipato a concorsi fotografici nazionali.

Nel 1972 ho cominciato la mia attività di Accompagnatore Turistico e ho potuto appagare il mio sogno, viaggiare e fare reportage di viaggio, senza mai dimenticare comunque la mia città e la mia terra.

Nel 1973 organizzo il mio primo corso di fotografia di base presso la biblioteca di S.Cataldo, ne seguiranno una quarantina in diverse sedi pubbliche e private e anche 238  proiezioni documentate di audiovisivi sincronizzati, sia in diapositive che in digitale.

Nel 1986 presento la mia  prima mostra fotografica sui “Contrasti Sociali”; l’anno successivo, “E l’uomo creò l’aldilà”. Seguiranno una ventina di mostre su “ Reportage di Viaggio” e ad argomenti tematici come: “Sacralità e ritualità”, “I figli del mondo”, ecc. L’ultima Modena anni 70 nel 2016.   Alla fine degli anni 80 inizio una collaborazione con l’Agenzia Fotografica THE IMAGE BANK, che per anni ha distribuito il  mio materiale.

Nel 2014 mi riscrivo di nuovo al Colibrì dove trovo tanta dialettica e una grande apertura su ogni forma di espressione. L’avvento della fotografia digitale ha poi amplificato la fantasia ed ha abbattuto tanti muri, alcuni dei quali me li sento sulla schiena.

 Nei miei reportage cerco  di mettere in evidenza gli aspetti della vita dell’uomo e del suo ambiente, ma anche delle sue problematiche che sono spesso comuni con tutti i popoli di questa terra, sempre più martoriata da guerre e ingiustizie. Credo che con la conoscenza e la denuncia attraverso  l’uso della fotografia e dell’audiovisivo si possano migliorare  delle condizioni per abbattere le barriere socio politiche che oggi dividono il mondo. Non mi sento quindi un fotografo creativo perche mi basta fotografare quella realtà quotidiana che molti non vogliono vedere…… il vedere è legato al pensare e al sentire, ed il sentire non è una tecnica.

 
   
     
   
     
     
 
PROGRAMMA
 

Modena anni 70

San Geminiano  anni 70 e anni 2010

Mercati Modenesi

 Uccisione maiale alla contadina

Bassa Modenese nelle quattro stagioni

Lovoro minorile 

Cimitero delle navi: Bangledesh

Risaie dello Yunnan

Bhutan

Sikkim Momasteri

Russia invernale

YEMEN ,Là dove c’era la pace.

 
 
 
 
 
 
 
 
 

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